patente sospesa

Patente revocata, sospesa e ritirata. Guida alle differenze

PATENTE RITIRATA

Il ritiro della patente avviene nel caso di sanzioni di non elevata gravità, come ad esempio quando è scaduta e non si è provveduto al rinnovo, oppure una errata sistemazione del carico. La patente ritirata viene restituita una volta effettuato il rinnovo o la sistemazione. Nel periodo in cui non si ha non si può assolutamente guidare il proprio veicolo. Nel caso servisse utilizzarlo si deve cercare un autista personale.

PATENTE SOSPESA.

La sospensione della patente riguarda violazioni di gravità elevata ed in base al livello della gravità stessa può durare da 15 giorni a 5 anni. La patente può anche essere sospesa nel caso di recidiva di una violazione che no lo prevede se ripetuta nel biennio, come ad esempio non avere le cinture di sicurezza. La sospensione della patente è disposta dal Prefetto, che dipende dal Ministero dell’Interno. Anche in questo caso non si può assolutamente guidare il proprio veicolo. Nel caso servisse utilizzarlo si deve cercare un autista personale.

PATENTE REVOCATA.

La revoca della patente è la sanzione più alta e viene comminata in caso di evidente incapacità di guida o gravissime infrazioni, come viaggiare contromano in autostrada. La patente revocata non può essere recuperata. Solo con un nuovo esame di guida, se la possibilità viene concessa dall’ autorità si potrà ottenere un nuovo titolo di guida. Anche in questo caso l’unico modo di utilizzare l’auto è cercare uno o più autisti personali, senza dimenticare che se si fa lavorare una persona per più di 30 giorni nell’arco di un anno solare gli si deve riconoscere lo status di collaboratore familiare e quindi si è obbligati a pagare i contributi INPS.

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TITOLO VI – degli illeciti previsti dal CODICE DELLA STRADA e delle relative sanzioni

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