05 Ott Revoca patente per infrazione e recidiva. Cosa fare
In questo articolo vedremo quali sono le motivazioni disciplinari che portano alla revoca della patente ovvero quando si è commessa un’infrazione grave o si cade nella recidiva.
Se il titolare della patente ovvero il titolare del permesso di guida compie una violazione grave del codice della strada ecco nel dettaglio i motivi che porteranno alla revoca della sua patente, che sono i seguenti:
- la guida con la propria patente sospesa,
- la guida contromano sia in autostrada che in strade extra urbane,
- la guida in stato di tasso alcoolico non a norma, ovvero di ebbrezza di
autobus, autocarri o altri veicoli con una massa complessiva maggiore di 3,5 tons.
La revoca della patente però sarà prevista anche qualora ci sia una recidiva e cioè quando che è il titolare della licenza di guida commetta più di una volta la medesima infrazione.
Questo per esempio nei casi seguenti. Se vi è una recidiva nell’ aver superato i limiti di velocità di più di 60 km/h si perde la patente e se ne può ottenere un’altra dopo che sono passati almeno due anni.
Ancora, una recidiva che causa la revoca è la guida avendo assunto droghe o stupefacenti o alcool oltre i 1,5g/l. In questo caso sono 3 gli anni che devono passare dalla sentenza definitiva di condanna fino all’ottenimento di una nuova licenza di guida.
In tutti e due queste fattispecie il nuovo esaminando sarà considerato alla stregua di un neopatentato e sarà obbligato a rispettare le regole di propedeuticità previste dalla legge, quindi prima si prende la patente B, poi eventualmente la C.
L’ultimissimo motivo di revoca della patente è la così detta pericolosità sociale. I delinquenti abituali o le persone che vengono sottoposte a misure di sicurezza o chi è stato condannato a pene che prevedono la detenzione di non meno di tre anni. Questa ultima fattispecie si ha solo se il magistrato ritiene che l’utilizzo dell’auto favorisca la reiterazione dei reati di ugual natura.
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